leguarsi, perchè in cuore le si andava gonfiando lentamente una gran pienezza di vita, una grande gioia inquieta e inesplicabile, una dolcezza che si ridestava di tanto in tanto con punture acute le quali le traversavano tutte le vene, una dolcezza che l’invadeva, che l’assopiva a poco a poco, che gettava un balsamo, un velo, sulle sue angoscie, sul suo sconforto, sulle amarezze e il dolore di vedersi abbandonata dal marito, e fin sull’immagine del marito, e le faceva sentire come come un gran bisogno d’addormentarsi. Non sapeva da che le venisse, avea paura di indovinarlo, era felice di ignorarlo. Quando il suo spirito si svegliava inquieto, ansioso, e turbato, provava un gran desiderio di rituffarsi in quell’oblio, di stare vicino al cugino, di ascoltare la sua voce, di seguirlo col pensiero nelle lontane regioni che alla sua immaginazione sembravano tutte colorate di azzurro; le pareva di volergli bene perchè accanto a lui sembravale di ritornare agli anni spensieratamente felici della sua giovinezza, fra le rose del giardino, colte per lui, le strette di mano dell’an-