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XIII.



La Ferlita in quel tempo avea, senza dubbio, «il diavolo» che gli avea scoperto il cugino Carlo. Fosse la salute malsana del suo bambino, fosse altro motivo, era evidente che faceva grandi sforzi per dissimulare una insolita agitazione, colmava di carezze il bimbo, ed era pieno di attenzioni e di premure per la moglie; ma in modo singolare, con una certa inquietudine, come se volesse farsi perdonare qualche torto, come avesse qualcosa che lo pungesse, o come se temesse di perdere madre e figlio. Ne’ suoi mille progetti d’andare a passare l’estate in campagna, di comin-