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XI.



Erano passate due settimane; la primavera era alquanto inoltrata, e la signora Erminia, cui cominciava a rifiorire nuovamente la salute sulle guance, cominciava a ricevere e ad uscire in carrozza nelle ore più calde del giorno; ella era felicissima, si baloccava da mane a sera col suo bimbo, anzi erano in due a baloccarsi, sebbene Giorgio credesse farlo per compiacenza e ci mettesse una goffa serietà, ed Erminia pretendeva che già il bambino conoscesse il babbo alla voce ed al riso. La mamma Ruscaglia era sempre per casa, contenta come una pasqua del bel ma-