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Si avvicina alla porta e guarda fuori.

Ecco: l’Università è aperta: ma egli sarà sempre a letto. Già, da quando è diventato amico del Duca, non si riconosce più. Un Duca socialista, con carrozze e donnine....

A Cecco.

C’è posta?

Cecco

non avendo capito.

Eh, le donnine, con le gambe all’aria....

Teodoro

gridando.

Cecco!

Cecco.

Padrone!

Teodoro.

C’è posta?

Cecco.

Sì, signore: eccola là....

Accenna ad un involto coperto sul banco.


Teodoro.

Ci deve essere anche quella di ieri: oggi è lunedi.

Cecco.

Sì; l’ho coperta; guardi.


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