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Teodoro.

Che fai?

Cecco

cavandosi il berretto.

Buon giorno, signor padrone....

Teodoro.

Che facevi lì, al banco?

Cecco.

Guardavo una figura con le gambe per aria.

Teodoro.

Gambe per aria? E non ti vergogni, mentecatto?

Cecco.

Non c’è niente di male per me: io non so leggere.

Teodoro.

Sappi spazzare, piuttosto.... e tira via, che è già tardi. Tra mezz’ora s’apre l’Università. E Giuliano non è arrivato?

Cecco.

No, signor padrone.... Ma lui....

Teodoro

dopo aver guardato l’orologio.

Se Giuliano crede, da un pezzo in qua, di far il suo comodo così, io gli mostrerò i denti.


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