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[versione diplomatica]

ſima Vergine per mezana ad impetrar gratia appreſſo Sua Diuina Maeſtà, acciò foſſero liberi dal reſtare aſſorti nelle voragini, che cagionaua il Terremoto.

Del Palazzo dell’Eccellentiſſimo Sig. Aleſſandro Orſini Principe della Matrice rouinorno doi parti ſenza offeſa di alcuno, trouandoſi in tal tempo Sua Eccellenza con la Eccellentiſsima Signora Principeſſa ſua Conſorte con tutta la loro famiglia, e ſeruitù in vna Villa detta Santa Iuſta per loro diporto, poco diſtante dalla Matrice, quale non patì in parte alcuna; per lo che ſi conſidera, come Sua Diuina Maeſtà habbia voluto preſeruarli da ſimil pericolo.

Il Palazzo del Reggimento è tutto rouinato, come ancora la maggior parte delle Chieſe, Edifici, e Caſe, con perdita di vna quantità di perſone, il numero delle quali s’intenderà con più certo auuiſo, poiche molta gente reſtò ſepolta trà le rouine, e con le pietoſe ſtrida, e i flebili lamenti, domandando ſoccorſo, moueuano à gran pianti, non potendo i Padri aiutare i Figli, i Figli i Padri, i Fratelli le Sorelle, e i Mariti le Mogli, nè vn’amico ſoccorrere all’altro.

Durò il Terremoto ſino alle noue hore, e poi ceſsò à fatto; ma non però ſi aſsicurorno di entrare nelle meze disfatte Caſe,e habitationi: anzi furono alzate tende in campagna, doue con ogni

[versione critica]

sima Vergine per mezana ad impetrar gratia appresso Sua Divina Maestà, acciò fossero liberi dal restare assorti nelle voragini, che cagionava il Terremoto.

Del Palazzo dell’Eccellentissimo Sig. Alessandro Orsini Principe della Matrice rovinorno doi parti senza offesa di alcuno, trovandosi in tal tempo Sua Eccellenza con la Eccellentissima Signora Principessa sua Consorte con tutta la loro famiglia, e servitù in una Villa detta Santa Iusta per loro diporto, poco distante dalla Matrice, quale non patì in parte alcuna; per lo che si considera, come Sua Divina Maestà habbia voluto preservarli da simil pericolo.

Il Palazzo del Reggimento è tutto rovinato, come ancora la maggior parte delle Chiese, Edifici, e Case, con perdita di una quantità di persone, il numero delle quali s’intenderà con più certo avviso, poiche molta gente restò sepolta tra le rovine, e con le pietose strida, e i flebili lamenti, domandando soccorso, movevano a gran pianti, non potendo i Padri aiutare i Figli, i Figli i Padri, i Fratelli le Sorelle, e i Mariti le Mogli, nè un’amico soccorrere all’altro.

Durò il Terremoto sino alle nove hore, e poi cessò a fatto; ma non però si assicurorno di entrare nelle meze disfatte Case, e habitationi: anzi furono alzate tende in campagna, dove con ogni


ordine