Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
GUITTONE D'AREZZO
Gli ha sempre, come sa ciascun latino,
50Li rende, e prende e tolle l’onor tutto.
Chè Montalcino áve abattuto a forza,
E Montepulcïan miso in sua forza
E di Maremma e Laterina ha il frutto.
San Gemignan, Poggibonizzi e Colle
55E Volterra e ’l paese a suo tïene,
E la campana e l’insegne e gli arnesi,
E gli onor tutti presi
Have, con ciò che seco avea di bene;
E tutto ciò gli avviene
60Per quella schiatta ch’è più ch’altra folle.
Foll’è chi fugge il suo prò e chêr danno,
E l’onor suo fa che in vergogna ’i torna,
E di libertà bona, ove soggiorna
A gran piacer, s’adduce a suo gran danno
65Sotto signoria fella e malvagia,
E suo signor fa suo grande nemico.
A voi che siete or in Fiorenza, dico
Che ciò ch’è divenuto par vi adagia.
E poi che gli Alamanni in casa avete
70Servitevi ben, e fatevi mostrare
Le spade lor, con che v’han fesso i visi
E padri e figli uccisi;
E piacemi che lor deggiate dare,
Perch’ebbero in ciò fare
75Fatica assai, di vostre gran monete.
Monete mante e gran gioi’ presentate
Ai Conti ed agli Uberti e agli altri tutti
Ch’a tanto grande onor v’hanno condutti
Che miso v’hanno Siena in potestate!
80Pistoja e Colle e Volterra fanno ora
Guardar vostre castelle a vostre spese,
61 |