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ALESSANDRO MANZONI
104Dal pigro germe il fior;
Che lento poi sull’umili
Erbe morrà non côlto,
Nè sorgerà coi fulgidi
108Color del lembo sciolto,
Se fuso a lui nell’etere
Non tornerà quel mite
Lume, dator di vite,
112E infaticato altor.
Noi T’imploriam! Ne’ languidi
Pensier dell’infelice
Scendi piacevol alito,
116Aura consolatrice:
Scendi bufera ai tumidi
Pensier del violento;
Vi spira uno sgomento
120Che insegni la pietà.
Per Te sollevi il povero
Al ciel, ch’è suo, le ciglia,
Volga i lamenti in giubilo,
124Pensando a Cui somiglia:
Cui fu donato in copia,
Doni con volto amico,
Con quel tacer pudico,
128Che accetto il don ti fa.
Spira de’ nostri bamboli
Nell’ineffabil riso:
Spargi la casta porpora
132Alle donzelle in viso;
Manda alle ascose vergini
Le pure gioie ascose,
Consacra delle spose
136Il verecondo amor.
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