Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
GABRIELE ROSSETTI
Non ritornan da terra nemica,
Istrumenti di regio misfatto;
Ma dal campo del vostro riscatto,
48Dove il ramo di pace fiorì.
O beata fra tante donzelle,
O beata la ninfa che vede
Fra que’ prodi l’amante, che riede
52Tutto sparso di nobil sudor!
Il segreto dell’alma pudica
Le si affaccia sul volto rosato,
Ed il premio finora negato
56La bellezza prepara al valor.
Cittadini, passiamo sicuri
Sotto l’ombra de’ lauri mietuti:
Ma coi pugni sui brandi temuti
60Stiamo in guardia del patrio terren.
Nella pace prepara la guerra
Chi da saggio previene lo stolto:
Ci sorrida la pace sul volto,
64Ma ci frema la guerra nel sen.
Che guardate, gelosi stranieri?
Non uscite dai vostri burroni,
Chè la stirpe dei prischi leoni
68Più nel sonno languente non è!
Adorate le vostre catene
(Chi v’invidia cotanto tesoro?),
Ma lasciate tranquilli coloro
72Che disdegnan sentirsele al piè.
Se verrete, le vostre consorti,
Imprecando ai vessilli funesti,
Si preparin le funebri vesti;
76Che speranza per esse non v’ha.
412 |