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CIULLO D'ALCAMO
— Molte sono le femine
Ch’anno dura la testa,
E l’uomo con parabole
52Le dimina e ammodesta;
Tanto intorno percacciale
Finchè l’a in sua podesta.
Femina d’omo non si può tenere:
56Guardati, bella, pur di ripentere.
— Ch’eo me ne pentesse?
Davanti foss’io ancisa,
Ch’a nulla bona femina
60Per me fosse riprisa.
Er sera ci passasti,
Correnno alla distisa:
A questi ti riposa, canzoneri:
64Le tue parole a me non piaccion gueri.
— Quante sono le sciantora
Che m’ai mise allo core!
E solo pur pensandoci
68La dia quanno vo fore!
Femina d’esto secolo
Non amai tanto ancore
Quant’amo te, rosa invidiata;
72Ben credo che mi fosti distinata.
— Se distinata fosseti,
Caderia dell’altezze;
Chè male messe forano
76In te le mie bellezze.
Se tutto adivenissemi,
Tagliaràmi le trezze,
E con suore m’arrenno a una magione
80Avanti che m’artocchin le persone.
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