Laudatu si’, mi signore, per quilli ke perdonano per lo tuo amore,
E sostengo infirmitate e tribulatione:
Beati quilli ke le sosterrano in pace,
Ka da te, altissimu, sirano incoronati.
Laudatu si’, mi signore, per sora nostra morte corporale,
Da la quale nullu homo vivente po skampare:
Guai a quilli ke morrano in peccato mortale;
Beati quilli ke se trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
Ka la morte secunda nol farrà male.
Laudate e benedicite lu mi signore et rengratiate
Et serviateli cum grande humilitate. Amen.
ROSA fresca aulentissima,
C’appari in ver la state,
Le donne ti disiano,
Pulzelle e maritate:
Traemi d’este focora,
Se t’este a bolontate;
Perchè non aio abentu notte e dia
Pensando pur di voi, Madonna mia.
— Se di meve trabágliti,
Follia lo ti fa fare.
Lo mar potresti arrompere
Avanti e asemenare,
L’abere d’esto secolo
Tutto quanto assembrare:
Avere me non potería esto monno:
Avanti li cavelli m’aritonno.