Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
VITTORIO ALFIERI
Son duri duri,
Disaccentati . . .
Non son cantati.
16Stentati, oscuri,
Irti, intralciati . . .
Saran pensati.
289 | ii |
Mi trovan duro?
Anch’io lo so:
3Pensar li fo.
Taccia ho d’oscuro?
Mi schiarirà
6Poi libertà.
IPPOLITO PINDEMONTE
(Alla donna A. H. in Londra)
290 | 1753-†1828 |
Di nostra vita, pellegrina allegra,
Con piè non sospettoso imprimi ed orni,
Sempre così propizio il ciel ti sia,
5Nè offenda mai nube improvvisa e negra
L’innocente seren de’ tuoi bei giorni.
Non che il mondo ritorni
A te quanto gli dài tu di dolcezza,
Ch’egli stesso ben sa non poter tanto.
10Valle è questa di pianto.
E gran danno qui spesso è gran bellezza,
Qui, dove perde agevolmente fama
Qual più vaga si chiama.
Come andrà l’alma mia gioiosa e paga
378 |