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VITTORIO ALFIERI
287 | (L’Italia futura) |
Redivivi omai gl’Itali staranno
In campo audaci, e non col ferro altrui
4In vil difesa, ma dei Galli a danno.
Al forte fianco sproni ardenti dui,
Lor virtù prisca, ed i miei carmi, avranno:
Onde, in membrar ch’essi già fur ch’io fui,
8D’inesistibil fiamma avvamperanno.
E armati allor di quel furor celeste
Spirato in me dall’opre dei lor avi,
11Faran mie rime a Gallia esser funeste.
Gli odo già dirmi: ‘ O Vate nostro, in pravi
Secoli nato, eppur creato hai queste
14Sublimi età che profetando andavi! ’
Epigrammi
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Addosso ai carmi
D’uom che non nacque
4D’Arno su l’acque.
Penna e cervello,
L’inchiostro c’è;
Ma sbiadatello
8Più che nol de’.
Su via, che dite?
Non li capite?
Vi pajon strani?
12Saran Toscani.
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