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GIUSEPPE PARINI
Vile cocchio ti appresta,
Che te salvi a traverso
40De’ trivj dal furor de la tempesta.
Sdegnosa anima! prendi,
Prendi novo consiglio,
Se il già canuto intendi
44Capo sottrarre a più fatal periglio.
Congiunti tu non hai,
Non amiche, non ville,
Che te far possan mai
48Nell’urna del favor proporre a mille.
Dunque per l’erte scale
Arrampica qual puoi;
E fa gli atrj e le sale
52Ogni giorno ulular de’ pianti tuoi.
O non cessar di pòrte
Fra lo stuol de’ clienti,
Abbracciando le porte
56Degl’imi che comandano ai potenti;
E, lor mercè, penètra
Ne’ recessi de’ grandi,
E sopra la lor tetra
60Noia le facezie e le novelle spandi,
O, se tu sai, più astuto
I cupi sentier trova
Colà dove nel muto
64Aere il destin de’ popoli si cova;
E fingendo nova esca
Al pubblico guadagno,
L’onda sommovi, e pesca
68Insidïoso nel turbato stagno.
Ma chi giammai potría
Guarir tua mente illusa,
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