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GIUSEPPE PARINI
D’Eácide la prole
78Bevea queste parole:
‘ Garzon, nato al soccorso
Di Grecia, or ti rimembra,
81Perchè alla lotta e al corso
Io t’educai le membra.
Che non può un’alma ardita
84Se in forti membri ha vita?
Ben sul robusto fianco
Stai; ben stendi dell’arco
87Il nervo al lato manco;
Onde al segno ch’io marco
Va stridendo lo strale
90Dalla cocca fatale.
Ma invan, se il resto oblio,
Ti avrò possanza infuso.
93Non sai qual contro a Dio
Fe’ di sue forze abuso,
Con temeraria fronte
96Chi monte impose a monte?
Di Teti, odi, o figliuolo,
II ver che a te si scopre.
99Dall’alma origin solo
Han le lodevol’opre;
Mal giova illustre sangue
102Ad animo che langue.
D’Eaco o di Peleo
Col seme in te non scese
105II valor che Teseo
Chiari e Tirintio rese:
Sol da noi si guadagna,
108E con noi si accompagna.
Gran prole era di Giove
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