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CARLO INNOCENZO FRUGONI
60Tanto soffrir mi fa?
Tenero fanciullino,
Vedovo d’ogni bene,
Perchè del mio destino
64Non posso far pietà? ’
Quando fra i suoi languori,
Fra i mesti suoi lamenti,
Ecco la bella Dori;
68Ecco opportuna vien:
Dori che ne’ bei lumi
Porta celeste foco,
E somigliante ai numi
72Un’alma porta in sen.
Amor per man la prende,
E nuovi preghi adorna:
Ella l’inganno intende
76E parla a lui così:
‘ Per qual mio fato avverso,
Bel figlio di Ciprigna,
Così da te diverso
80Ti veggo in questo dì?
Sincero mi rispondi,
Furbetto Amor: ah dimmi,
Perchè così t’ascondi?
84Che tenti, che vuoi far? ’
‘ Intesi,’ egli ripiglia,
‘ Fra l’arti esser nel mondo
Felice a meraviglia
88Quella di mendicar.
Intesi che fortuna
Al domandar non manca;
Niegano cento, ed una
92Vinta concede al fin.’
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