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TORQUATO TASSO
Ch’ornò il ciel di faville,
Voti vostri ben mille,
Passando ove sua luce appena arriva,
25Ardon nel primo cielo
Anzi il gran sol d’inestinguibil zelo.
A voi parlo, in cui fanno
Sì concorde armonia
Onestà, senno, onor, bellezza e gloria:
30A voi spiego ’l mio affanno,
E de la pena mia
Narro, e ’n parte piangendo, acerba istoria;
Ed in voi la memoria
Di voi, di me rinnovo;
35Vostri affetti cortesi,
Gli anni miei tra voi spesi,
Qual son, qual fui, che chiedo, ove mi trovo,
Chi mi guidò, chi chiuse,
Lasso! chi m’affidò, chi mi deluse.
40Queste cose, piangendo,
A voi rammento, o prole
D’croi, di regi, glorïosa e grande;
E se nel mio lamento
Scarse son le parole,
45Lagrime larghe il mio dolor vi spande.
Cetre, trombe, ghirlande,
Misero! piango; e piagno
Studi, diporti ed agi,
Mense, logge e palagi
50Ov’or fui nobil servo ed or compagno;
Libertade e salute
E leggi, ohimè! d’umanità perdute.
Da’ nipoti d’Adamo,
Ohimè! chi mi divide?
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