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ANTON FRANCESCO GRAZZINI

               45Far venir per fornirlo un forestiero,
               Il qua, per dire il vero,
               Nel disegnare e maneggiar colori
               Ha pochi, oggi, o nessun che gli sia pari;
               Ma, bench’ei fusse il primo fra più rari
               50Che sono stati al mondo dipintori,
               Varria niente o poco,
               Perchè non è in così alto loco
               Da’ maestri migliori o da’ peggiori
               Vantaggio tanto che vaglia una frulla:
               55Chè a ogni modo non si scorge nulla.


GIOVANNI DELLA CASA

Sonetti

187 i 1503-†1556
Q
UESTA vita mortal, che ’n una o ’n due

Brevi e notturne ore trapassa, oscura
               E fredda, involto avea fin qui la pura
               4Parte di me, nell’atre nubi sue.
          Or a mirar le grazie tante tue
               Prendo; chè frutti, e fior, gielo ed arsura,
               E sì dolce del ciel legge, e misura,
               8Eterno Dio, tuo magisterio fue:
          Anzi ’l dolce aer puro, e questa luce
               Chiara, che ’l mondo a gli occhi nostri scopre,
               11Traesti tu d’abissi oscuri e misti:
          E tutto quel che ’n terra ’n ciel riluce
               Di tenebre era chiuso, e tu l’apristi;
               14E ’l giorno e ’l sol delle tue man son opre.


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