Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
FRANCESCO BERNI
176 | (Per Francesco Benci d’Assisi, segretario di Palazzo) |
1497-†1535 |
Nè la corte può star senza ser Cecco;
E ser Cecco ha bisogno della corte,
E la corte ha bisogno di ser Cecco.
5Chi vuol saper che cosa sia ser Cecco
Pensi e contempli che cos’è la corte:
Questo ser Cecco simiglia la corte,
E questa corte simiglia ser Cecco.
E tanto tempo viverà la corte
10Quanto sarà la vita di ser Cecco,
Perchè è tutt’uno ser Cecco e la corte.
Quand’un riscontra per la via ser Cecco,
Pensi di riscontrare anche la corte,
Perchè ambedue son la corte e ser Cecco.
15Dio ci guardi ser Cecco;
Chè se muor per disgrazia della corte
È rovinato ser Cecco e la corte.
Ma dappoi sua morte
Arassi almen questa consolazione,
20Che nel suo luogo rimarrà Trifone.
177 | (La malattia di Papa Clemente) |
Il Papa non fa altro che dormire:
Quest’è quel che si dice e si può dire
A chi del Papa viene a dimandare.
5Ha buon occhio, buon viso, buon parlare,
Bella lingua, buon sputo, buon tossire;
Questi son segni ch’e’ non vuol morire;
Ma e’ medici lo vogliono ammazzare.
239 |