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LORENZO DE’ MEDICI
15Se non, farebbe storno.
Ognun ci s’innamori,
O esca fuori del loco tanto ornato.
Se alcuna per vergogna si ritiene
Di non s’innamorare,
20Vergognerassi, s’ella pensa bene,
Più tosto a non lo fare:
Non è vergogna amare
Chi di servire agogna;
Saria vergogna a chi gli fusse ingrato.
25Se alcuna ce ne fussi tanto vile,
Che lassi per paura;
Pensi bene, che un core alto e gentile
Queste cose non cura.
Non ha dato natura
30Tanta bellezza a voi,
Acciò che poi sia il tempo mal usato.
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Lungo tempo del mio core.
Ringraziato sia tu, Amore;
4Ch’io l’ho pure al fin trovato.
Egli è forse in questo ballo
Ch’il mio cor furato avía:
Hallo seco, e sempre arallo,
8Quanto fia la vita mia:
Ell’è sì benigna e pia,
Ch’ell’arà sempre il mio core.
Ringraziato sia tu, Amore;
12Ch’io l’ho pure al fin trovato.
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