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MATTEO MARIA BOIARDO
116 | ix |
Che nel bon tempo me tenean gioioso?
Dov’è la stella, dov’è il sole ascoso,
4Che me scorgeva a sì leti sentieri?
Piacer mondani, instabili e leggieri,
Folle è chi per voi crede aver riposo;
Rendene esemplo il mio stato amoroso
8Tornato a casi dispietati e fieri.
Chè cangiata ho mia gioia in tanti mali,
E preso ho vita sì diversa e nova,
11Che a pena quel ch’io fui d’esser consento.
A me credete, miseri mortali,
Credete a me, che ne ho verace prova,
14Che ogni vostro diletto è fumo al vento.
PANDOLFO COLLENUCCIO
117 | Canzone alla Morte | 1444-†1504 |
De’ lunghi e faticosi suoi viaggi
Per lochi aspri e selvaggi,
4Fatto già incurvo per etate e bianco,
Al dolce patrio albergo
Sospirando s’affretta e si rimembra
Le paterne ossa e la sua prima etate:
8Di sè stesso pietate
Tenera il prende; e le affannate membra
Posar disía nel loco ove già nacque,
E il buon viver gli piacque:
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