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IGNOTO

101 Sec. xiv
P
IACESSI a Dio che e’ non fosse mai nata!

O lassa dolorosa,
               Fresca son più che rosa,
               4E veggome in un vecchio maritata!
          Oi me dolente! son vaga e gioconda
               E d’Amor sento soa dolce saetta,
               Guardandomi nel specchio bianca e bionda
               8Me veggo tutta quanta amorosetta,
               Ond’io prego Jesù che gran vendetta
               Faz’a quî che marito
               Me dè, che è za fiorito
               12E la soa barba bianca è diventata.
          Piacese a Dio che e’ non fosse mai nata!
               Mei mi sarebbe ancora essere in casa,
               Parvola poveretta como m’era,
               16Ch’a esser così d’ogni allegrezza rasa,
               Chè mai veder non posso primavera!
               Piacese a Dio che e’ non fosse mai nata!


IGNOTO

102 Sec. xiv
C
ANTANDO un giorno in voce umile e lieve

Vidi una gittar neve — a chi passava.
          Ell’era giovinetta presta e snella,
               Cinta in gonnella, — e negli atti amorosa:
               5Ed era sua figura tanto bella,
               Vaga, novella — e tanto grazïosa,
               Che dissi in ver di lei: ‘ In te si posa
               Ogni biltate. ’ Ed ella pur cantava.


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