Cittadine del cielo, il primo giorno
Che Madonna passò, le fûr intorno 4Piene di meraviglia e di pietate.
‘ Che luce è questa e qual nova beltate? ’
Dicean tra lor; ‘ perch’abito sì adorno
Dal mondo errante a quest’alto soggiorno 8Non salì mai in tutta questa etate.’
Ella contenta aver cangiato albergo
Si paragona pur co’ i più perfetti; 11E parte ad or ad or si volge a tergo
Mirando s’io la seguo, e par ch’aspetti:
Ond’io voglie e pensier tutti al ciel ergo, 14Perch’i’ l’odo pregar pur ch’i’ m’affretti.
83
xviii
E’
MI par d’or in ora udire il messo
Che Madonna mi mande a sè chiamando,
Così dentro e di for mi vo cangiando, 4E sono in non molt’anni sì dimesso
Ch’a pena riconosco omai me stesso!
Tutto ’l viver usato ho messo in bando:
Sarei contento di sapere il quando, 8Ma pur devrebbe il tempo esser da presso.
Oh felice quel dì che, del terreno
Carcere uscendo, lasci rotta e sparta 11Questa mia grave e frale e mortal gonna;
E da sì folte tenebre mi parta,
Volando tanto su nel bel sereno 14Ch’i’ veggia il mio Signore e la mia donna!