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FRANCESCO PETRARCA

70 vi
Q
UAL paura ho quando mi torna a mente

Quel giorno ch’i’ lasciai grave e pensosa
               Madonna e ’l mio cor seco! e non è cosa
               4Che sì volentier pensi e sì sovente.
          I’ la riveggio starsi umilmente
               Tra belle donne, a guisa d’una rosa
               Tra minor fior; nè lieta nè dogliosa,
               8Come chi teme, ed altro mal non sente.
          Deposta avea l’usata leggiadria,
               Le perle e le ghirlande e i panni allegri
               11E ’l riso e ’l canto e ’l parlar dolce umano.
          Così in dubbio lasciai la vita mia:
               Or tristi augurj e sogni e pensier negri
               14Mi danno assalto; e piaccia a Dio che ’n vano.


71 vii
S
OLEA lontana in sonno consolarme

Con quella dolce angelica sua vista,
               Madonna: or mi spaventa e mi contrista
               4Nè di duol nè di tema posso aitarme:
          Chè spesso nel suo volto veder parme
               Vera pietà con grave dolor mista,
               Ed udir cose onde ’l cor fede acquista
               8Che di gioia e di speme si disarme.
          ‘ Non ti sovven di quell’ultima sera,’
               Dic’ella, ‘ ch’i’ lasciai gli occhi tuoi molli,
               11E sforzata dal tempo me n’andai?
          I’ non tel potei dir allor nè volli,
               Or tel dico per cosa esperta e vera:
               14Non sperar di vedermi in terra mai.’


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