Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
DANTE ALIGHIERI
53 | viii |
Che nascon di pensier che son nel core,
Gli occhi son vinti, e non hanno valore
4Di riguardar persona che gli miri.
E fatti son, che paion due desiri
Di lagrimare e di mostrar dolore,
E spesse volte piangon sì, ch’Amore
8Li cerchia di corona di martiri.
Questi pensieri, e li sospir ch’io gitto,
Diventano nel cor sì angosciosi,
11Ch’Amor vi tramortisce, sì glien duole;
Perocch’egli hanno in sè, li dolorosi,
Quel dolce nome di Madonna scritto,
14E della morte sua molte parole.
54 | ix |
Forse di cosa che non v’è presente,
Venite voi di sì lontana gente,
4Come alla vista voi ne dimostrate?
Che non piangete, quando voi passate
Per lo suo mezzo la città dolente,
Come quelle persone, che neente
8Par che intendesser la sua gravitate.
Se voi restate, per volerla udire,
Certo lo core ne’ sospir mi dice,
11Che lagrimando n’uscirete pui.
Ella ha perduta la sua Beatrice;
E le parole, ch’uom di lei può dire,
14Hanno virtù di far piangere altrui.
104 |