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l’autore ai lettori. lv


lare, quando in latino è costantemente adoperata nel plurale. Pure l’ò mantenuta, essendomi corsi agli occhj que’ versi del Monti:

Tale il sacro incunabulo
Fioria di Giove in Ida.

Fibrilla. Il Bergantini lo registra con un esempio dell’Algarotti. Fu termine da prima scientifico, poi sotto la penna del Monti divenne grazioso e poetico. Gli antichi scrittori latini non lo conoscono, e fu da’ moderni composto sulla maniera di altri simili diminutivi.

Normale. Ottima voce, quanto all’origine, e non facilmente supplita da altre. Ma la fortuna che illustra od oscura ad arbitrio suo eziandio le parole, non volle che mai capitasse sotto la penna d’alcuno degli scrittori che il Vocabolario della Crusca rassegna ed allega.

Inestinto. È nelle storie del Nani, e lo citano il Bergantini e gli editori della Minerva. Oltrechè, ognuno vi scorge la solita permutazione dell’un verbale nell’altro, figura grammaticale molto frequente nei latini e volentieri da noi italiani immitata.

Adunque, una o due voci soltanto in parecchie miliaja di versi ò io il primo dedotto dalla lingua che fu madre al nostro volgare. Delle altre, sebbene ancora non messe dentro nella tramoggia e dal Vocabolario o trascurate o non degnate, ciascuna mostra alcun titolo di buona nascita e di buon parentado, e riparasi sotto l’autorità di qualche bel nome. Però, mi sembra che il vecchio precetto oraziano si Græco fonte cadent parce detorta, non venne da me per niente ecceduto. Quanto alle figure e alle frasi di forma latina, sonomi tenuto costantemente alla regola di preferir quelle che pajono native e spon-