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INNI SACRI.
Mirabilis in sanctis suis.
A SANTA GELTRUDE.
Fra gli altar coronati ei bei doppieri
Di luce sfavillanti e i vaporosi
Turiboli canoro inno s’intuoni
A te, sacra Geltrude, e gli risponda
5Col suon the pel tremante aere si spazia
L’organo dolce. Di ligustri intatti
E di molli gesmini abbian le soglie
Copioso un nembo, che fanciulli e ninfe
Con graziose man nevighin sempre
10Fuor dai colmi canestri. Incedan gli altri
Nel pio sacrario della diva e il crine.
Fioriscano di gigli. Ai testimoni
Della fè generosi e a quei che il brando
Nudâr per Cristo, l’odorato seno
15Apron le rose che invermiglia aprilè;
Il campestre papavero e lo schietto
Umile isopo ai cittadini è caro
Della muta Tebaida, e al contemplante
In gelid’alpe o tra i boschetti ombrosi
20Dei gioghi di Fenicia e di Soria.
Ma alle vergini pure offerto è il mondo
Giglio che in valle di Saròn biancheggia: