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sforzo d’una sublime idea, riunisce in sè ad un tratto il tempo passato, il presente, l’avvenire: ciò ch’ella fu, ciò ch’ella è, ciò ch’ella in breve sarà. La sua passata bellezza tuttavia si manifesta nella purità dei bei contorni del suo volto, che pur rimangono intatti, e nella somma regolarità delle bene scelte ed armoniche sue proporzioni. Con le sue lagrime cocentissime che bruciano gli occhi da cui escono, e le gote sopra cui cadono, col suo intenso dolore che lacera l’anima, con la funesta degradazione di tutto il suo individuo, ella ci fa conoscere il suo stato presente. L’avvenire finalmente, nella vicina sua estinzione, poichè pare veramente ch’ella sia vicina a spirare l’ultimo soffio della sua misera vita, e che le manchi perfino quel raggio di speme che lucido brilla in quei miseri istanti, ultimo e misterioso dono d’un Dio oltre ogni espressione clemente.