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un’altra, che con lo spavento negli occhi, e nascondendo fra il petto e le braccia un pargoletto figlio, rivolge indietro paurosa la testa, pur per vedere se alcun la siegue, se il caro pegno potrà uscir di periglio. Una terza giovinetta sta nella dubbia attitudine di chi non osa nè partire, nè restare, e con una mano si nasconde la metà della faccia. A fianco dell’altare due figliuole di Priamo genuflesse slanciano con disperato dolore verso il figliuolo d’Achille le loro mani innocenti, quasi per arrestarlo; e gridano, ad alta e disperata voce, pietà! Ma egli non le ascolta; e fiero strascinando pei capelli la sua vittima, monta con essa i gradini dell’ara. Oh! che io leggo, a chiare note, io leggo espresso nel feroce volto di Pirro, tutto l’eccidio della Reggia di Priamo!