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ufficio del cucir lo richiede. L’altra lavora di maglia, ed ha gli occhi abbassati anch’essa sopra il suo lavoro, ma con minore attenzione, minore chiedendone quel facile mestiere. La terza ch’è in piedi, e che sta con una certa graziosa negligenza torcendo il fuso, guarda con un sorriso di compiacenza il fanciulletto che legge. Una giovinetta genuflessa, collocata nel mezzo del quadro, con le mani giunte da cui le pende una corona, sta orando in atto sì raccolto e divoto, che della pietà di quelle ottime donne, che l’instruirono, ti formi la più vantaggiosa idea. Questa giovinetta ha indosso una tunica che le cuopre la metà inferiore della persona, e lascia ignudo il gentile e pieghevole suo dorso. Un’amabile semplicità, e quella serenità che nasce appunto dall’utile occupazione del tempo, si trova in questo edificante bassorilievo. Chiunque l’ammira, vorrebbe nella propria famiglia rinvenirne l’originale o la copia.