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nomia di questo vecchio, le sue forme appassite ma non ignobili, la squisita sensibilità che dimostra, tutto ci avverte ch’egli non nacque nello stato abietto in cui lo vediamo: e questa trista riflessione, che accresce la compassione ch’egli ci desta, viepiù riesce sensibile a noi viventi del secolo decimottavo, risvegliando nella nostra mente mille tetri fantasmi, e mille amare reminiscenze. Il di lui vestito è composto di un grosso panno, che, attaccato alla spalla destra ed allacciato ai lombi, lo ricuopre dalla cintura fino poco sopra al ginocchio. Al manco lato gli sta presso una bambina, che, malgrado la tenerella sua età di soccorso pur essa bisognevole, serve a reggerlo in piedi, facendogli quasi puntello alla coscia sinistra, nell’atto che l’alza per montare il gradino. Questa innocente fanciulla semplicemente acconciata, e non meno semplicemente vestita da una leggera tunichetta, che assettata sotto del petto le ricuopre solo la metà inferiore della persona, tiene l’afflitto suo volto alquanto inclinato al seno ed alle mani, che ha giunte in atto di chi priega; e stringe con esse l’estremità di quella ghirlanda di fiori che cade dalle mani del vecchio. La soave Beneficenza, che ci rappresenta questo patetico gruppo, è vicina a quelle due estreme e penose età della vita, che tanto del di lei soccorso abbisognano; e sono una felice e parlante allusione di quella sollecita e vigilante virtù, che più