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iv

eseguite, e come mi accadeva di vederle, e di ammirare l’eccellenza. Io dunque ad altro non aspiro, che a risvegliare, s’è possibile in qualche parte almeno, in voi, ed in quelli che per avventura leggeranno queste mie descrizioni, quei medesimi sentimenti, che le produzioni sublimi del più gran Genio dell’età nostra, in fatto di Belle Arti, hanno destato nell’animo mio. Se non vi stancherete di leggerle, e se la vostra approvazione mi sarà dell’altrui garante, in un secondo volumetto vi parlerò di molte altre cose che tutt’ora esistono di lui, e più di quelle vi parlerò, di cui ci avrà egli fino a quel tempo arricchiti, lavorando indefessamente, e con una celerità, prodigiosa trattandosi di marmo, e di perfezione. Mi propongo pure di scrivere la di lui vita, benchè