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MORTE
D’ADONE
basso rilievo in gesso
XXVII.
Morte bella parea nel suo bel viso.
Presso una folta boscaglia, steso sovra un bel letto, a cui sovrasta un candido lino cosparso di fiori, sotto ad un elegante e trasparente padiglione appeso ad un gruppo d’alberi frondosi, e sostenuto dai fanciulletti Amori, nel più bel fiore della bellezza, Adone Divinità in dolce riposo giacente lo crederesti, se la ferita del bel fianco, la mestizia delle Grazie, il pianto degli Amori, e se la sorpresa, la disperazione con cui Venere scende dal Cielo, non t’avvertissero che il bel figliuolo di Ciniro, anzi che sdrajato in dolce riposo, (chi il crederebbe!) giace qui privo di vita. Tre vaghe Ninfe, quali l’esaltata immaginazione de’ vati ce le dipinge, sostengono dolenti con varie e patetiche attitudini il cadene suo capo. Le Grazie ignude, strette fra loro in un bel