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236 Capitolo 13 - La verifica delle ipotesi (II)


Sia una variabile casuale , la cui densità di probabilità supponiamo sia una funzione dipendente da parametri: indicando sinteticamente la -pla dei valori dei parametri come un vettore in uno spazio a dimensioni (spazio dei parametri), consista nell'essere compreso all'interno di una certa regione di tale spazio; mentre consista nell'appartenere alla regione complementare a : , così che coincida con l'intero spazio dei parametri .

In particolare, può estendersi, in alcune delle dimensioni dello spazio dei parametri, da a ; e, in tal caso, il vincolo sulle cui corrisponde l'ipotesi nulla riguarderà un numero di parametri minore di .

Scritta la funzione di verosimiglianza,

(13.8)

indichiamo con il suo massimo valore nell'intero spazio dei parametri; e con il massimo valore assunto sempre della (13.8), ma con i parametri vincolati a trovarsi nella regione (quindi limitatamente a quei casi nei quali è vera). Il rapporto

(13.9)

deve essere un numero appartenente all'intervallo ; se si fissa un arbitrario valore (), esso definisce una generica regione di rigetto, , attraverso la

(ovvero si accetta quando e la si rigetta quando ). Nel caso si sappia determinare la densità di probabilità di condizionata all'assunzione che sia vera, , la probabilità di un errore di prima specie è data ovviamente da

.

L'importanza del metodo sta nel fatto che si può dimostrare il seguente

Teorema: se l'ipotesi nulla consiste nell'appartenenza di un insieme di dei parametri ad una determinata regione , e se l'ipotesi alternativa consiste nel fatto che essi non vi appartengano (), allora , ove è definito dalla (13.9), ha densità di probabilità che, ammessa vera l'ipotesi nulla, converge in probabilità (all'aumentare di ) alla distribuzione del a gradi di libertà.