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228 Capitolo 13 - La verifica delle ipotesi (II)

dato a disposizione (un evento ottenuto dall’effettivo studio del fenomeno in esame) appartiene ad ; e la si accetta se appartiene ad .

In realtà nella pratica si presenta in generale la necessità di discriminare tra due ipotesi, sempre mutuamente esclusive, che indicheremo con i simboli ed e che, usando la terminologia della statistica, si chiamano rispettivamente ipotesi nulla ed ipotesi alternativa; i casi precedenti corrispondono al caso particolare in cui l’ipotesi alternativa coincida con il non realizzarsi di .

Ipotesi nulla ed ipotesi alternativa possono essere entrambe eventi semplici, oppure composti (ossia somma logica di più eventualità semplici); e lo scopo di questo capitolo è quello di mostrare dei criteri sulla base dei quali si possa opportunamente definire nello spazio degli eventi una regione di rigetto per l’ipotesi nulla (e, in corrispondenza, ovviamente, una regione nella quale tale ipotesi viene accettata).

È chiaro che si corre sempre il rischio di sbagliare: o rigettando erroneamente ipotesi in realtà vere (errori di prima specie) o accettando invece ipotesi in realtà false (errori di seconda specie); e che, allargando o restringendo la regione di rigetto, si può diminuire la probabilità di uno di questi due tipi di errori solo per aumentare la probabilità di quelli dell’altra categoria. Se indichiamo con e le probabilità degli errori di prima e seconda specie rispettivamente, sulla base della definizione risulta

e .

Quello che abbiamo finora chiamato “livello di confidenza” non è altro che ; viene anche indicato col simbolo e chiamato significanza del criterio adottato. Infine, la probabilità di non commettere un errore di seconda specie, ovvero la probabilità di rigettare quando l’ipotesi nulla è falsa (e quindi quella alternativa è vera) si indica col simbolo e si chiama potenza del criterio adottato; essa vale quindi

.

Per fare un esempio concreto, il fisico si trova spesso ad esaminare “eventi” sperimentali e deve decidere se essi sono del tipo desiderato (segnale) o no (fondo): in questo caso l’ipotesi nulla consiste nell’appartenenza di un evento al segnale, mentre l’ipotesi alternativa corrisponde invece all’appartenenza dello stesso evento al fondo; che in genere non è l’intero insieme di eventi complementare all’ipotesi nulla, , ma si sa restringere ad una classe ben definita di fenomeni.

Gli errori di prima specie consistono in questo caso nello scartare eventi buoni (errori di impoverimento del segnale), e quelli di seconda specie nell’introduzione nel segnale di eventi di fondo (errori di contaminazione).