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x Prefazione

alla fine (quando tutta la matematica necessaria è stata alfine esposta) alcune delle assunzioni fatte; si veda a tale proposito l’esempio della media aritmetica, che gli studenti adoperano fin dal primo giorno ma il cui uso viene del tutto giustificato soltanto nel paragrafo 11.3 di questo libro.

Questo testo non contiene soltanto materia oggetto di studio nel primo anno del Corso di Laurea: su richiesta di docenti degli anni successivi, nel passato erano state aggiunte alcune parti (collocate tra le appendici) che potessero loro servire come riferimento. Ho poi largamente approfittato, sia dell’occasione offertami dall’uscita di questa quinta edizione che del fatto di dover tenere anche un corso di Statistica per la Scuola di Dottorato in Fisica, per includere nel testo degli argomenti di teoria assiomatica della probabilità e di statistica teorica che vanno assai più avanti delle esigenze di uno studente del primo anno: questo perché se, negli anni successivi, le necessità dell’analisi spingeranno dei fisici ad approfondire dei particolari argomenti di statistica, queste aggiunte sono sicuramente le basi da cui partire.

Ho cercato insomma di trasformare un testo ad uso specifico del corso di Esperimentazioni di Fisica I in una specie di riferimento base per la statistica e l’analisi dei dati: per questo anche il titolo e cambiato, e “Introduzione alle Esperimentazioni di Fisica I” è diventato un più ambizioso “Introduzione alla Fisica Sperimentale”; e “Teoria degli errori e analisi dei dati” un più veritiero “Teoria degli Errori e Fondamenti di Statistica”. Ma, anche se le nuove aggiunte (addirittura per un raddoppio complessivo del contenuto originale) sono mescolate alle parti che utilizzo nel corso, ho cercato di far sì che queste ultime possano essere svolte indipendentemente dalla conoscenza delle prime.

Può stupire invece che manchi una parte di descrizione e discussione organica delle esperienze svolte e degli strumenti usati: ma gli studenti, come parte integrante del corso, devono stendere delle relazioni scritte sul loro operato che contengano appunto questi argomenti; e si è preferito evitare che trovassero gia pronto un riferimento a cui potessero, per così dire, ispirarsi.


Maurizio Loreti
Gennaio 1998
(Quinta edizione)