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e fù per la strettezza, e rigore, che s'usava contro debitori, essendo Consoli C. Sulpitio Camerino, e Spurio Postumio, che risaputa da' Prenestini, e certi, che le discordie della povera Plebe non havevano permesso il descrivere l'Essercito; dichiararono i Capi della Guerra, e fatti animosi, con l'armi in mano, diedero il guasto alla Campagna Romana, e giunsero senza ritengo alcuno predando fino alla Porta Collina, con tanto gran timore de' Romani, che s'uguagliò à quello ricevuto da' Galli, quando giunsero al Capitolio. Fù per questo dichiarato Dittatore Aulo Sempronio, che radunato buon'Essercito, procurò di subito incontrar l'inimico, come fece nel Piano d'Allia, luogo celebre, ma infausto per la rotta, ch'una volta vi riceverono i Romani; si venne alla zuffa, nella quale restarono perditori li Prenestini, in tanto, che furono necessitati fuggire alla sicurezza della loro Città, e vi perderono alcuni Castelli della loro Signoria, senza che molto si contrastasse. Il Dittatore doppo haver ricevuta la vittoria, condusse il suo Essercito à Velletri, come Città confederata de' Prenestini, che doppo non molto battagliare, per non ritrovarsi ben munita, fù espugnata, Deincepsquè haud magno certamine captis, Velitras Exercitus ductus, ea quoque expugnata, et alla fine di Preneste ancora l'istesso fù fatto, come Livio narra, Tum ad caput belli Præneste ventum, id non vi, sed per deditionem receptum est.

Si conservarono nell'innato ardimento li nostri Velletrani, perche essendo nata gara in Roma trà li Tribuni, e li Patritij per la pretensione, che quelli havevano di fare eleggere un Console Plebeo, onde si trattennero l'Elettioni de' Supremi Magistrati da cinque Anni in circa, e si lasciarono in abbandono li più importanti affari della Republica. Da questo li nostri Velletrani divenuti più altieri, et invigoriti per l'otio di qualche tempo, scorsero, predando più volte il territorio Romano, e con molta bravura tentarono di pigliare Tuscolo. Erano i Tuscolani amici, anzi Cittadini Romani, e perciò ricorsero per aiuto al Senato. Sentito ciò, e li Padri, e la Plebe di simile novella si vergognarono non poco, che fù caggione di far nuovi Tribuni Militari, quali con prestezza radunaron'un'Essercito, e s'opposero