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perciò non deve pigliarsi per autorità di verace sentimento quello, che usci dalla bocca d'un Nationale amoroso, che cosi anco l'ingiurie dette da' Padri affettuosi a' proprij figli sarebbono ignominiose. E se furono tali, quali questo moderno Autore li stima, domandiamolo à Dionisio, che vi dirà, che Tito Sicinio ricevè de' Volsci famoso Trionfo, perche haveva liberata Roma da grandissimo spavento. Et ad Aquilio non si concedè, che l'Ovatione, perche debellò gl'Hernici, Sed Sicinio, qui à maiore terrore Urbem liberasse videbatur, deleto Volscorum iniurioso Exercitu, Duceq. cæso, Triumphus concessus est, et invectus est Urbem prælatis spoliis, captivis currum præcedentibus, equis tractus insignibus aureis faleris, cultus, ut mos est, Regio; Aquilio contigit Ovatio. Si puol descrivere Trionfo più pomposo di questo? concedutoli solamente per haver destrutto un Essercito de' Volsci, che fù risarcito di subito? anzi da Livio, à cui più facilmente si doverà credere, si cava, che questo Trionfo fosse senza vittoria particolare, ma di pare conflitto, ecco le sue parole, Sicinio Volsci, Aquilio Hernici, (nam ii quoquè in Armi erant) Provincia evenit. Eo Anno Hernici devicti, cum Volscis æquo Marte discessum est.

Io non voglio in questo luogo far lunga tessitura delle Guerre de Volsci, perche sarebbe un usurpare il commun valore d'un Regno intiero, per una Città sola; ne meno intendo narrare le Guerre Moderne di Velletri fatte con Città, e Terre vicine, e Prencipi confinanti, che numerose sono; ma solamente di quelle antiche, nelle quali particolarmente li Velletrani si ritrovarono come Popoli di Città principale, et insigne de Volsci, mentre Roma era crescente nell'Impero: quantunque in tutte le Guerre della Natione Velletri si ritrovò pronta, ma non in tutte registrata. Lascio dunque da parte il timore, c'havevano li Latini, e gl'Hernici dell'Armi Volsche; il valore di Coriolano, Attio Tullo, Vetio Messio, e d'altri coraggiosi Capitani, le guerre di Anzo, Piperno, Terracina, Sessa, e d'altre Città Nationali; le occisioni fatte da' Romani, e da' Volsci; le Città dall'una, e l'altra parte saccheggiate; le copiose, e ricche prede scambievolmente fatte; gl'incendij da' Volsci dati, e ricevuti;