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dall'Armenia, non dava più materia di persecutione, come ne anco di sospetto à Semiramide, che regnava. Anzi participando egli il Regno d'Italia con Giano, viveva sicuro, tranquillo, e perciò quella parola, Latere, de gl'accennati Poeti, dicono, ch'intender si debba in riguardo delli persecutori, perche s'allontanò da gli occhi loro, ne sapevano dove egli dimorasse; non già, che realmente si nascondesse, ne c'havesse necessita dell'asprezza de' Monti per celar la sua persona. Io, però, per non discostarmi dalla volgata oppinione, mi faccio lecito dire, che il nostro Saturno si nascondesse in qualche monte; il che parmi volesse accennar Vergilio, quando disse,
Is genus indocile, ac dispersum Montibus altis.
perche l'istesso nome di Saturno tal nascondimento dimostra; così dice Gioseppe Scaligero, Saturnum Tuscum esse nomen, et Siriaca lingua significare latentem. Gerolamo Marafiote asserendo, che Giano regnasse in Cuma, dice che ivi fosse ricevuto Saturno, e che in Cuma principiasse il nome del Latio; pensiero molto discostante dalla commun'oppinione. Il Padre Valle, e il Ciammariconi fondati nelle parole del Gonzaga, vogliono, che Saturno si nascondesse nella montagna di Bassiano; sentimento, che per non trovarvi rincontro di sorte veruna, non mi par punto verisimile, non che vero. Ecco la mia raggione: Ovidio riferisce, che Saturno venisse in barca con le sue genti, che si chiamavano Sagi, per il Tevere, dicendo,
Causa ratis superest, Tuscum rate venit in amnem.
Se per il Tevere se n'entrò Saturno à trovar Giano, come è credibile ch'à piede egli se ne venisse per nascondersi con le sue Genti nell'asprezza della Montagna di Bassiano distante da Roma, forse Quaranta, e più miglia, come pensano li citati Autori? Concludasi dunque, che in altro monte più vicino à Roma Sabatio Saga con i suoi Sagi si nascondesse, e per li rincontri, che si diranno, posso persuadermi fosse il Monte di Velletri, al quale lasciò il nome di Sagiola, che poi per la mutatione della prima lettera fù detta Fagiola. Sagiola, cioè habitatione, e stanza de' Sagi; (perche Ola, conforme si deduce dall'Hebreo, significa Tabernacolo, e Habitatione) di dove discendendo, si tiene c'hedificasse