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conclude, se Atlante Italo pigliò il possesso del Latio, e gli diede il suo nome, che il Latio nostro fosse il primo da lui chiamato Italia, e che i Latini i primi fossero (come dice Suida) ad esser chiamati Italiani.

Non deve dispiacere il pensiero di Fabio Pittore, qual narra c'Hespero fuggendo l'ira del fratello, fosse raccolto da Toscani, e per il suo alto valore fosse fatto Protettore, e Difensore di quel Regno, per esser Cambo ancora giovenetto. Venendoli poi incontro Atlante colmo di furore, e di sdegno, se gli fece avanti Cambo con i suoi Toscani, et impedì il maneggio dell'Armi trà fratelli; anzi con aiuto, e conseglio oprò, ch'egli in Roma, allhora chiamata Saturnia, possedesse il Monte Aventino, e vi fabbricasse un Castello, che fù poi detto Capena, e che à questa Reggione dasse il il nome d'Italia: queste sono le parole di Fabio, Sequens hunc Aventinus fuit habitatus ab Atlante Italo è Sicilia advecto contrà Fratrem suum Hesperum, in cuius tutela erat Etruriæ Imperium, adhuc Iano puero, et immaturo ad munera Regia, et Regni. Porrò Italus dimicare à Iano, et Etruscis prohibitus in Aventino consedit, ad cuius radices, iuxtà Tiberim, ope, atque consilio Iani Capenam oppidulum condidit, et Regionem eius permissu Italiam dixit. Morì indi à poco Hespero, et Atlante pigliò il governo di tutta l'Etruria, con la tutela ancora di Cambo, Mox Hespero fratre rebus humanis excepto, Italus in tutelam Ianum, et Etruriam. Seguita Fabio (ma notisi, che non v'aggiunge Latium, perche lo possedeva, e già si chiamava Italia) suscipiens, omnem circa Tiberim Regionem, extinctis ultrò, citròq. aliis cognominibus, à se Italiam nuncupavit.

Acquietato nè suoi pensieri Atlante, collocò in matrimonio Eletra sua primogenita à Cambo, come s'è accennato, e creò Regina del Latio, e sue Colonie Roma sua figlia minore, Romam filiam Italus primò Subreginam Aboriginibus sacrat, dice Beroso; e Fabio, Suscepto igitur Italus Italia Imperio, tùm filiam suam Romam nomine Siculis, et Aboriginibus in Latio præfecit. Et egli se ne ritirò à governare la Toscana con Cambo, ancora giovene; anzi per schivare le moleste cure del Regno, doppo haver'