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di S. Methodio Martire, dicendo, che Noe habbia havuti doppo il Diluvio altri figli, Noe centesimo anno tertiæ Ciliadis, idest centum annis post Diluvium, genuit filium nomine Ionicum. Et altrove egli reproba l’altrui oppinione negativa, con dire, Non sequitur falsum esse, quod Noe genuerit Ionicum, si sottoscrive à questo pensiero il Nauclero con le seguenti parole, Præter Sem, Cam & Iaphet, reliquit filios, & filias, etc. Noe quoque genuisse legitur quartum filium, quem vocavit Ionichum, e dice fosse persona virtuosa, e peritissima nell’Astronomia; il che asserì molto tempo prima del Nauclero, Pietro Comestore1, chiamandolo Ionito, Trecentesimo Anno dedit Noe dominationes filio suo Ionitho. His accepit à Domino donum sapientiae, et invenit Astronomiam, dicendo che col suo sapere prevedesse anco molte cose future, Ionithus iste futuros quosdam eventus pravidit; maxime de ortu quoatuor Regnorum: e quello fù quel Crano accennato di sopra sostituito per la riforma de’ Popoli corrotti. Anzi se volemo prestar credenza à Diodoro, Noe hebbe quarantacinque figliuoli, Ianum suscepisse ferunt filios quinque, et quadriginta. Ma in ciò si deve stare al parere de’ più autentichi, e veraci Scrittori.
Cap. II.
Chi diede di Latio il nome à quella Regione di quà dal Tevere; dove, come piace à Fabio Pittore nel sopracitato luogo, hebbe i suoi primi natali la Trionfante Roma, fù Saturno Caspio, chiamato per altro Nome Sabatio Saga, Figliolo di Cuso, Nipote di Camo, Pronepote di Noe, che dal Sacro Cronista vien detto Sabatcha, che perseguitato dall’empio Giove Belo, Padre di Nino, e Figlio di Nembrotte, se ne fuggì in queste nostre Contrade, e perciò in questo mi dilungo dal Bardi, il cui intendimento è, che questo Saturno sia figlio di Noe; se però non intendesse di Saturno Egittio, dico Camo, che allhora sarei seco. Che il detto Sabatio sia il nostro Saturno, lo dice Beroso, quando narra la prima fuga di lui ne monti Caspi, e trà li Battriani, & Armeni più remoti, per schivar
- ↑ Pietro Comestore (1100 c - 1179 c), fu cancelliere dell'Università di Parigi e autore di varie opere di carattere storico, fra cui la Historia scholastica, storia del mondo dal Diluvio alla venuta di San Paolo a Roma.