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l'affettione portiamo à questa Città, e sodisfarete al bisogno presente, si che non mancate. Data in Torrecchia 1482.
Conobbe Adriano Baglione1 la fedeltà de' Velletrani, perchè al tempo di Paolo Quarto Sommo Pontefice, guerreggiando contro lo Stato Ecclesiastico il Duca d'Alva per haver seco uniti non solo Italiani, e Spagnoli, ma ancora li Soldati dell'Imperatore; il Duca di Paliano Nipote del Papa mandò alla fortificatione di Velletri Ascanio della Corgnia, huomo di gran stima, con titolo di suo Luogotenente, ma mentre faceva attendere alla fortificatione della Città, fù stimato sospetto al Sommo Pontefice, per alcune lettere ritrovate, ò pure per esser stato nominato nella Cifra dell'Adversario, tra Confidenti del Rè di Spagna, e dell'Imperatore. E perciò il Papa di notte mandò a Velletri Papirio Capizucchi Sergente Maggiore in Roma2, con quattrocento Pedoni à farlo prendere, et Egli accorto, se ne fuggì in Nettuno, dove diede falsa voce, che li Soldati, e Gente di Velletri s'erano ammutinati contro di lui, et alzati li Stendardi Imperiali; al che prestandosi credenza, per l'autorità, ch'aveva, fù raccolto, e contro Nostri, che lo seguitavano, difeso. E poi con altretanta astutia se ne fuggì à Napoli. Il Papa mandò à Velletri il Conte di Somma, e pocco doppo Adrian Baglione per Capo delli Soldati, ch'erano tre mila, oltre alla militia de gl'huomini della Terra, che promettevan fedeltà, e forze nella defension della Patria loro, e era munità così d'Artigliaria, e monitione di Polvere, come anco di vettovaglie. Quindi essendosi minacciato dal Duca d'Alva di voler assediar Velletri, il Baglione non ne faceva contro alcuno, perchè conosceva la gran fedeltà delli Velletrani verso Chiesa Santa, registrarò le parole dell'Autore3. Adrian Baglione Capo del Presidio di Velletri s'era dentro così ben fortificato, che poco stimava i nemici, che minacciavano d'andar à porgli l'assedio, havendovi vintidue Insegne di bella Gente Italiana, et havendo il Popolo fidato, del quale poteva ben star sicuro, che oltre l'esser buono Ecclesiastico, e fedele à Santa Chiesa, non era molto amico de' Signori i Colonnesi scacciati dal Papa.
Raggionevolmente dunque Velletri vien chiamata Fedele, Divota, et Obediente à Chiesa Santa, et à Sommi Pontefici. Papa Urbano Secondo (
- ↑ Adriano Baglioni (1527 - 1574), discendente della casata Baglioni, Signori di Perugia, dalla quale fu costretto a fuggire con suo fratello, Astrorre, dopo l'omicidio del padre da parte di Orazio Baglioni che divenne signore della città. Divenne anch'egli un abile condottiero e prestò servizio per Enrico II, re di Francia. Dietro la promessa di riavere la signoria di Perugia da parte di papa Paolo IV, se avesse combattuto contro le truppe spagnole di Carlo V che, alla guida di Fernando Alvarez da Toledo, duca d'Alba, avevano invaso la campagna romana, combattè a Velletri contro il condottiero filo-imperiale Ascanio della Cornia, dopo che quest'ultimo, accusato di tradimento mentre era al servizio del Papa, si era rifugiato a Napoli ed era passato al nemico.
- ↑ Papirio Capizucchi (c. 1510 - 1566), appartenente alla nobile famiglia romana, il 9 marzo 1553 fu nominato da Paolo IV Sergente Maggiore dell'esercito pontificio. Dopo il fallito inseguimento del Cornia, dovette fare rapidamente ritorno a Roma, minacciata dagli Spagnoli giunti fino a San Paolo.
- ↑ In questo caso il Teoli cita testualmente dall'opera di Roseo Mambrino (morto intorno al 1580), autore di un Commentario al compendio dell'Historia del regno di Napoli di Pandolfo Collenuccio, pubblicato nel 1558.