Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
quei Cittadini rebelli, non hò potuto trovarlo, come trovo la Fedeltà, e Costanza della Città, la quale mai volse cedere alle minaccie, ne alle promesse di Ladislao, ma facendo fronte in ossequio di Santa Chiesa, resistè all'orgoglio di lui, insinche con participatione del medesimo Cardinal Legato, essendo da' Primati Cittadini Romani introdotto in Roma, per tema della rovina della nostra Città, cedè all'impeto del Rè, malvolentieri, conservando sempre la fedeltà à Santa Chiesa, et al Sommo Pontefice, perchè, se bene esso Ladislao procurò di far acquisto dell'affetto del Popolo, con il concedere molti Indulti, e Privileggi; con tutto questo la nostra Città poca stima ne fece; è ben vero, che li Lupi fattiosi riceverono molto calore da lui. Finalmete morì Ladislao nel fiore della sua gioventù, nel M.CD.XIV. avvelenato registra il Zappullo1, e si fece la pace tra le Pecore, e li Lupi per fatiga, e prudenza d'un Padre dell'Ordine Nostro di S.Francesco, il cui Ritratto stava nel nostro Claustro, così registra il Landi.
Il cedere alla potenza di Ladislao non isminuì punto la Fedeltà di questa Città mentre si vedde piegata Roma Capo del Mondo; e perciò Giovanni Vigesimoterzo Sommo Pontefice volendo redimere Sezze dalle mani di lui, mandò Renzio Stallia Romano, e ne scrisse alla nostra Città, che se bene si trovava allhora molto essausta per le passate Guere, e per la Carestia, nulladimeno considerando che Sezze era di frutto alla Chiesa, pagarono li pronti, e fedeli Cittadini 650. Docati d'oro (ma di questo ne parlaremo altrove) il Pontefice mosso dalla fedeltà, e divotione de' Velletrani, instituì per Podestà di Sezze Nicolò Nicoleschi, come si vede per la citata Bolla, e fù alli 4. di Maggio dell'Anno M.CD.XII. l'Anno terzo del suo Pontificato.
Nel M.CD.LXXXII. si fecero conoscere li nostri Velletrani altretanto valorosi, quanto fedeli, perche Ferrando Rè di Napoli, havendo voltato le sue Armi à favore d'Hercole Duca di Ferrara, che guerreggiava contro Venetiani, spinse il Duca di Calabria Alfonso suo figliolo, ma essendogli impedito il passo da Papa Sisto Quarto, che stava in Lega con Venetiani, Alfonso voltò le Armi contro lo Stato Ecclesiastico, e fece mostra di mover l'Essercito, chera
- ↑ Michele Zappulli (1548-?) fu autore di un volume dal titolo Historie di quattro principali Città del Mondo. Gerusalemme, Roma, Napoli e Venetia, pubblicata nel 1603