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alla Racematione, come si legge nel Deuteronomio, dove Dio ordinava, che finita la Vendembia, li Racemi, che restavano nelle Viti, dovessero servire alle necessità de' Forastieri, di Vedove, e de' Pupilli. Si vendembiaveris Vineam tuam, non colliges remanentes Racemos, sed cedent in usus Advenae, Pupilli, ac Viduae. L'istesso ordinava delle Spighe ne' Campi, e dell'Ulive, et altri Frutti ne gl'Arbori. Tanto s'usa in Velletri in tutte le suddette cose e particolarmente de' Racemi e de' Frutti, perchè, finita la Vendembia, si lasciano spalancati li Cancelli delle Vigne à Passaggieri, e Poveri, quali possono senza pena, pigliare de' Racemi, Frutti, venderli, e sovvenire a' proprij bisogni. Ne si deve stimare ciò per cosa di poco momento, perchè nelle publiche Piazze, per più d'un Mese doppo le Vendembie da' Poverelli bisognosi si vendono di quei frutti, e Racemi con molto aiuto delle loro Fameglie. Altre Usanze lodevoli sono in Velletri; come di Caccia, di Selve, et altre, quali se accennaranno in altro luogo.
Cap. III.
UANTO La Città di Velletri sia stata Fedele, Divota, et Obediente à Santa Chiesa, et al Sommo Pontefice Romano, si può raccogliere da molti Casi, ne' quali li nostri Cittadini si sono mostrati intrepidi, et à promesse, et à minaccie constanti; poco curando il soggiacere alle gravi molestie di cruda Guerra, che li potevano soprastare. Si fecero conoscere particolarmente per Fedeli, e constanti contro lo sdegno di Honorato Caetano Conte di Fondi, il quale con Essercito copioso di Guasconi, e Bertoni tentò di travagliare la Città, perchè li nostri Cittadini non volsero prestare obbedienza ad un Papa illegitimo, e Scismatico, come era Clemente Settimo, prima detto Roberto Gebennense Francese, per il quale il detto Conte scrisse alla Città la seguente Lettera.
Nobili Cittadini. Con molta allegrezza vi notifichiamo, che il Padre di Misericordia, e consolatione ha proveduto al sui Popolo tribolato per l'Elettione di Bartolomeo Vescovo di Bari, nulla, et invalida raggione, non essendo entrato