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cito l'Autore, perchè sicome io ero intento ad altri studij, et il Volume mezzo corroso, non pigliai pensiero di usar maggior diligenza.
Li Sorci ancora sono stati instromento del paterno sdegno di Dio, che per le nostre colpe hanno divorato più volte Grani, Legumi, Orzi, et altre Biade con grandissimo detrimento de' poveri Cittadini.
Le Locuste, dette volgarmente Grilli, se non hanno à tempi nostri danneggiato il Territorio Veliterno, almeno li nostri Cittadini sono stati più volte à miei giorni comandati per espressi Commissarij al rimedio.
Le Magnacozze, così da noi volgarmente chiamate, e da Latini Ipses, Vermi, che corrodono gl'occhi delle Viti, hanno fatto molte volte, in diversi tempi tanto danno, che le Contrade intiere del nostro Territorio sono restate senz'Uva. Anzi il Signore Conte Bassi testifica haver veduto un Manoscritto, nel quale stava registrato il Miracolo fatto dal nostro Serafico Padre S.Francesco, nel viaggio di Napoli, quando à preghiere dè Velletrani liberò la Città da questo flaggello, per molti Anni, che poi ritornò di nuovo per le nostre colpe. Gl'incendij sono stati molti anticamente, et alcuni n'ho veduti con li proprij occhi; che voglio passarli sotto silentio, per scriver cose di maggior momento. Basta, che la pietosa mano de Dio hà mandati li accennati Castighi, per utile nostro, acciò dovessimo finire d'offenderlo, et amarlo sopr'ogni cosa, come nostro verace, et infinito bene.


Usanze Lodevoli.
Cap. II.


M

Olte sono l'usanze lodevoli di questa Città, quali si manifestaranno nè Capitoli seguenti, conforme all'opportunità del Discorso, e perciò lasciando da parte, che il nostro Magistrato in qualsivoglia Festa, ò di Chiesa, ò di Cappella, ò di Altare, sia di Religiosi, ò di Preti, ò di Confrati, suole portargli Cinque Libre di Cera bianca, se sarà tutta Festa, ò Due, e mezza, se sarà mezza Festa, quale vien portata da una Trombetta, mentre il Magistrato và à sentir Messa in quella Chiesa. Similmente lasciando, che