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Samoteo per parere di Samuele Talmudista, Dictus est Protheus, idest Vertunnus, vel Vadimon, qua tria nomina idem significant, ma in diverse Lingue, perchè quello che denota Vado appresso gl’Aramei1, significo Protho appresso gl’Egittij, e Verto appresso i Latini. Quindi ragionevolmente disse Giovanni Nauclero2 Idem sunt Noe, Noa, Ianus, Ogiges, Vertunnus, Cælum, Sol. E s’altri nomi à Noe furono dati, ne fù caggione la varietà de’ concetti, c’haveva di lui il Mondo, per la congitione che si haveva de’ beneficij apportati da lui alle genti. Noe dunque doppo il Diluvio, veggendo ravvivato (per così dire) il Gener’humano, moltiplicati i figli, e li nepoti in gran numero cresciuti; per toglier via ogni motivo di rissa, divise à quelli i Regni, le Provincie, e le Colonie; divisione autenticata dal sacro Cronista, che disse, Ha familia Noe iuxta Populos, & Nationes suas ab his divisa sunt Gentes in terra post Diluvium. Et havendo à Semo l’Asia, à Giapero l’Europa, e l’Africa à Camo assegnato3, come anco à varij Capi di famiglie diverse Provincie, e Regni (questo fù al computo di Giovanni Annio l’Anno C. doppo il Diluvio.) Egli, dubbioso forse, ò più tosto presago della discordia de suoi figli, pigliò l’independente cura del Mondo; il che fu accennato da Ovidio, quando disse

Me penes est unum vasti custodia Mundi.

Fondate haveva Noe, poco avanti che partisse, molte Colonie nell’Armenia, & in altre Contrade ancora, conforme al bisogno: quali stabilite, non molto doppo gl’altri, con la sua consorte Tithea4, ò Aretia, ò pure Vetta, overo Esta, ò come in lingua Toscana dice Mirsilo Lesbio Horchia, e con altri figli, e nepoti in copioso numero, se ne venne il primo in Italia. Quod eum ita existimatur est priorem Ianum in Italiam devenisse, ab eoque postea venientem exceptum esse Saturnum dice un’Autore citato da Onofrio Panvino5. E con Profetico sapere entrando per le foci del Tevere, tenne à man sinistra, fermando la sua prima stanza, & albergo nel Colle vicino al Vaticano, che dal suo nome di Giano fù detto Gianicolo, Cumque ivisset ad regendum Kitim, quam nume Italiam

  1. Si tratta di una popolazione nomade di origine semitica che abitava la Mesopotamia; viene citata più volte nella Bibbia. Qui probabilmente il Teoli intende indicare tutta la popolazione di lingua semitica.
  2. Johannes Nauclerus (1425 c. - 1510), storico e umanista originario della Svevia, autore di una Memorabilium omnis aetatis et omnium gentium chronici commentarii pubblicata postuma nel 1516.
  3. Si tratta di Sem, Cam e Jafet, i tre figli di Noè, da cui tradizionalmente si sarebbero originate le popolazioni dei semiti (popolazioni asiatiche), camiti (etiopi, egizi e cananei) e jafetiti (europei).
  4. Ovvero Titea Magna, la madre dei Titani, più familiarmente nota come Gea.
  5. Onofrio Panvinio, latinizzato in Onuphrius Panvinius (1530 - 1568) fu un religioso agostiniano, appassionato di antichità e studioso di storia romana.