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Min. Con. Predicò in Roma, in Venetia, nella nostra Catedrale, et in altre Città principali; lasciò alcune sue fatighe manoscritte sopra li Quattro delle Sentenze, fù Maestro, e Regente del P. Generale Maestro Egidio d'Amelia; fù huomo di santa vita, come testifica il nostro Mancinelli nell'Oratione Funebre fatta nella Morte di lui, quale si darà di nuovo in luce nell'Apparato Minorico. Riferirò solamente queste parole, Disputantem cuncti admirabantur, praedicantem omnes adibant. Carnibus, et vino semper abstinuerat; ideòque impollutus fuit, virginitatisque perpetuus.
Ovidio Volpino Dottor di Legge non ordinario, fù per le sue virtù tre Anni continui Governatore della Città di Forlì, nella qual Carica si fece conoscere per huomo raro di Giustitia e sapere.
Fra Paolo Brusaferro della Religione della Mercede per la Redentione de' Cattivi1, fù Procuratore Generale della sua Religione in Roma, dove riparò la Chiesa, e Convento di S.Adriano, e fondò il Convento del suo Ordine in Rocca di Papa.
Fra Paolo Scevola dell'istessa nostra Religione, fù dottorato nell'Università de Padova, et ivi fatto Lettor publico, fù Compagno della Provincia di Roma, e poi Ministro Provinciale eletto nel Capitolo celebrato in Acquapendente nel M.CD.LXXXIII. Fù gratissimo à Superiori dell'Ordine, dà quali ricevè straordinarie gratie, e favori. Un'altro Fra Paolo dell'istessa Fameglia Scevola, fù Ministro Provinciale di Borgogna nel M.D.LXII. quantunque Professore di Teologia non fosse, era ornato di molta prudenza, et esperienza nel Governo.
Polidoro Catelini, hebbe molti buoni Governi, et hessendo Podestà di Sezze, per la sua molta Prudenza, e Giustitia quella Communità gli alzò una Bandiera di color Rosso, e Celeste, con l'Arme del Pontefice vivente Sisto Quarto, e con le Chiavi da una parte, e dall'altra con l'Arme di quella Università, e della Fameglia Catelina, con due svolazzi, in uno de' quali stava scritto, Setia plena Bonis signum gerit albi Leonis, e nell'altro, Hoc Praetori benemerenti Polidoro Veliterno.

  1. L'Ordine di Santa Maria della Mercede, o dei mercedari. Questi religiosi si offrivano come ostaggi in cambio dei prigionieri cristiani catturati dai musulmani per evitare che praticassero l'abiura della loro religione.