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Oratione habita, quaestus est, etc. E si mostrò così sdegnato, che pigliò ardire di squarciare il Viglietto nel quale stavano scritte le Capitolazioni della Pace sottoscritte d'ambidue li Rè, Ut Fonseca alioqui sedati Animi, ita perfervidus, Libellum, in quo Foederis scripta, utriusque Regis manu subscripta, ac obsignata erant, in conspecta Regis concerpsit, dice l'istesso Giovio; onde il Rè Carlo li fece intendere da suoi Baroni che li Francesi erano differenti dà Mori di Granata, come presto l'haverebbe fatto vedere con l'esperienza.
Non voglio in questo luogo lasciar sotto silenzio, ch'in Velletri si fece una stravagante mutatione d'humani accidenti, perché la Città d'allegra divenne mesta, e di ridente, piangente, come registra il nostro Landi né suoi Manoscritti. Perché havendo il Pontefice conceduto al Rè, che per l'impresa de Napoli, potesse condurre seco Cesare Borgia, giunto in Velletri, lo teneva così custodito, come fosse suo priggione, onde il Borgia cominciava à dubitar della sua vita, e tanto più, quanto che s'allontanava dal Papa: cominciò egli à pensare à casi suoi, e se raccomandò all'aiuto d'alcuni Cittadini Velletrani, quasi mossi à compassione d'un personaggio tale, giudicando certo il pericolo della sua vita, promessero di prestarli ogni aiuto, e liberarlo dalle mani del Rè con la fuga; cosi fecero, e furono Lodovico Monticelli, Giovanni Lerice, et un Alfiere di casa Borgia, Velletrano ancor egli, chiamato Pietro, quali unitamente con segretezza possibile, mentre si attendeva alle feste, et allegrezze per l'arrivo del Rè, loro con habito mentito, per le mura fecero fuggir Cesare, e per strade non pratticate, lo posero in saluto, lo posero in salvo, et egli se ne ritornò à Roma, Valentinus Cardinalis, minus intentis in eius custodia Gallis, mutato habitu, à Velitris profugit, seguita il Giovio. Fù riferita la fuga del Cardinale al Rè Carlo, della quale restò tanto sdegnato, che ordinò à suoi Soldati l'incendio della Città, doppo la sua partenza. Alloggiava in casa d'un Cittadino del Magistrato il primo Secretario del Rè, e perché fù ben trattato, e servito, e perché haveva veduti gli applausi della Città, gli venne compassione di lui, e della sua fameglia, gli conferi con ogni secreta confidenza il precetto