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Diacono scrisse la Vita di San Clemente Papa, e Martire; come egli confessa, e vien registrato dal Baronio, Ego autem divinæ spes fiducia roboratus, quia Gaudericus Episcopus Veliternus expostulat, ad Clementem Romanæ Urbis Antistitem, suffragante Domino, stilum convertam.
Nel CM.XLII. era Vescovo Veliterno Leone, come per Instromento d'Emphiteusi fatto tra esso Vescovo, et un tal Demetrio, quale si conserva nell'Archivio de' Signori Canonici, stipolato sotto Marino Secondo Sommo Pontefice. Teobaldo era Vescovo di Velletri nel CM.XCVI.
Giovanni Quarto era Vescovo Veliterno nel M. Dicesi, che questo Vescovo con grandissima diligenza, e prestezza nascondesse molte Reliquie de Santi, e molt'altre cose pretiose spettanti al Culto Divino, acciò non andassero in mano de' Saraceni, che scorrevano à depredare, e distruggere in più parti d'Italia. Odone fù Vescovo Veliterno nel M.II.
Teobaldo Secondo de' Conti di Tuscolano, oriundo da Velletri, fù Vescovo Cardinal Veliterno nel M.XLIX. sotto Leone Nono Sommo Pontefice, così registra il Ciaccone, trattando di Giovanni Mincio, con queste parole, In locum Theobaldi suffectus. E se bene un'altra volta dice, Iohannes verò à Leone IX. propinqui sui Theophilacti obitu, Veliternus Episcopus, et Cardinalis creatus est, con tutto ciò stimo sia errore di Stampa, perchè l'Abbate Ughelli, lo registra con nome di Teobaldo; si però non volessimo dire, che Teofilatto della istessa Fameglia, che fù Papa nel M.XXXII. con nome di Benedetto Ottavo, detto Nono, fosse ancor egli Vescovo Cardinal Veliterno, che è cosa credibile. Questo Teobaldo si trova sottoscritto prima in un Breve di Papa Giovanni Decimonono nel M.XXVIII. à favore del Monastero, e Chiesa di Selva Candida. Soccedè, come s'è accennato, Giovanni Mincio, oriundo da Velletri, creato Vescovo Cardinal Veliterno da Papa Leone Nono nel M.XLV. ma di lui ne faremo mentione altrove.
Pietro Damiano Ravennate, per cognome detto Honesto, huomo santo, come la sua vita riformata dimostra, se bene nel M.