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Siracusam, mansimus ibi triduò, indè circumlegentes devenimus Rhegium, et post unum diem, stante Austro, secunda die venimus Puteolos, ubi inventis Fratribus, rogati sumus manere apud eos dies septem, sic venimus Romam, et indè, cum audisse Fratres, occurrerunt nobis usquè ad Forum Appii, ac Tres Tabernas. Non giudico necessario provar in questo luogo, dove fosse il Foro Appio; mentre alcuni Scrittori moderni si palesano di differenti pareri. Dirò solamente delle Tre Taverne, che se bene dal Ciaccone, registrando l'incoronatione, e Congregatione d'Alessandro Terzo Sommo Pontefice, si tiene, che fossero dove hora stà Ninfa Castello distrutto, dicendo, Vicum ad Tre Tabernas, alias Nimpham, accessit, ab Episcopis Cardinalibus consecratus, etc. che fù nel M.C.LVI. alli 20. di Settembre, con tutto ciò con il Cluerio, come s'è detto di sopra, le Tre Taverne erano, dove hora stà Cisterna, otto miglia distante da Velletri, che stando nella strada Appia, non mi porge materia di credere, che, se Paolo fosse gionto in Velletri, non havesse S.Luca Scrittore de gl'Atti Apostolici registrata questa Città nostra, come hà notato le Tre Taverne.
Io sono di pensiero, che li nostri Velletrani fossero anch'instrutti nella Christiana Fede da S.Clemente, oriundo da Velletri, per esser'egli (come dice il Zazzera1) discendente della stirpe Ottavia, e figliolo di Faustino Ottavio, e che però li Velletrani, doppo il glorioso Martirio di lui, li dedicassero il superbo Tempio di Marte. Anzi stimo, che egli fosse Vescovo Veliterno; perche, quando li Prencipi, e Capi della Chiesa Pietro, e Paolo riceverono il Martirio dall'Empio Nerone, Clemente era Vescovo, Clemens eius Discipulus, et Episcopum maximè venerandum, et sanctum eius corpus magnificè composuisset in ima Vaticani parte. Creato avanti alla morte, che sostenne in Croce, così scrive il Ciaccone per autorità di S.Ignazio Martire, A Beato Petro Apostolo Baptizatus, et Diaconus sibi assistens, dein Presbyter, mox Episcopus ordinatus. Non era allhora Clemente, attualmente Vescovo, e Pontefice Romano, perche era ancor vivo Pietro; doppo di lui succedè immediatamente senza vacanza Lino, e poi Cleto; dunque
- ↑ Francesco Zazzera, storico partenopeo, autore di un trattato di genealogia sulle famiglie nobili italiane dal titolo Della nobiltà dell'Italia pubblicato nel 1615 ed a cui fa riferimento il Teoli.